“Non solo a casa”, parte il progetto domiciliarità

anziani abbracciati

Prende il via il 10 maggio 2021 con un corso di formazione per volontari, assistenti familiari e caregiver il progetto “Non solo a casa – Una rete per favorire la domiciliarità” che nasce dalla collaborazione tra organizzazioni di volontariato e istituzioni socio-assistenziali a favore delle persone che si trovano in condizione di fragilità e solitudine.

I promotori del progetto sono AIMA Biella (capofila) e il Gruppo di Volontariato Vincenziano San Giuseppe, in partnership con il Consorzio Iris, la cooperativa sociale Maria Cecilia e altri tre Gruppi di Volontariato Vincenziano operativi su Biella e circondario.

Il corso che inizia il 10 maggio si svolgerà in forma ibrida, in parte in presenza e in parte in streaming su Zoom. Sono previsti sei incontri, sempre al lunedì dalle 16 alle 18. E’ rivolto a volontari, assistenti familiari e familiari che sono attivi nell’assistenza di anziani fragili. Le lezioni saranno tenute da persone con diverse competenze professionali (fisioterapista, infermiera, operatrice socio-sanitaria, psicologa, terapista occupazionale).

Il corso è gratuito e rappresenta la prima di una serie di azioni che proseguiranno nei prossimi 12 mesi e che prevedono un percorso di attività domiciliari sia di terapia occupazionale, sia di stimolazione cognitiva per persone fragili con demenze.

«E’ un progetto importante che va nella direzione della domiciliarità dei servizi; un cambio di prospettiva rispetto ai modelli di assistenza finora applicati di cui la pandemia ci ha resi tutti consapevoli» dichiara Mariella Biollino, presidente del Consorzio Iris. «Iniziative come queste che propongono collaborazioni trasversali tra organizzazioni del terzo settore e che mettono in campo competenze multidisciplinari sono un esempio virtuoso da incoraggiare».
«La fatica di accudire diventa insostenibile senza le conoscenze che danno sicurezza e coscienza delle proprie capacità – dichiara in proposito il presidente di AIMA Biella Franco Ferlisi – «Si diventa esperti sotto il peso degli eventi, ma sapere di esserlo regala una migliore qualità della vita a chi accudisce e a chi è malato. Questo è il valore della formazione, che per troppo tempo abbiamo sottovalutato, e il progetto “Non solo a casa” vuole essere uno scambio fra conoscenza ed esperienze che rappresenta l’inizio di un percorso che non vogliamo più tralasciare».

«Il progetto, in linea con la mission del GVV San Giuseppe, favorisce il lavoro in rete tra le associazioni del terzo settore in un’ottica di collaborazione e condivisione nel promuovere la crescita e la cultura della domiciliarità e del miglioramento della qualità di vita di persone in condizione di fragilità con particolare attenzione agli anziani, valori quanto mai importanti in un periodo storico difficile come quello attuale» così Giovanna Fileppo, presidente del GVV San Giuseppe.

Con questo progetto AIMA Biella e il GVV San Giuseppe hanno partecipato al bando della Regione Piemonte per progetti di rilevanza locale promossi dal Terzo Settore, riuscendo ad accedere a un contributo di circa 20.000 euro quale cofinanziamento maggiore per la sua realizzazione.

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